Preparazione per la protesi di gamba

Dopo quasi un mese e mezzo dall’operazione è giunto il fatidico momento della consegna della protesi. Il cammino è stato lungo, ma ci siamo quasi.. A metà della prossima settimana ci sarà infatti la prova, il collaudo e quindi la consegna dell’arto che mi tornerà a far camminare.
In questo articolo vorrei raccontare che cosa abbia fatto nel periodo chiamato in gergo medico “protesizzazione”.
Subito dopo l’intervento ovviamente sono rimasto a casa a riposo cercando di mantenere il più possibile il moncone in posizione declive, cioè il più possibile con “la gamba in su”.
Dopo circa 15 giorni è giunto il momento di togliere i punti, e finalmente di iniziare con quella che definisco la seconda fase del post-operazione: fisioterapia e cura del moncone.
- Cura del Moncone
Da questo momento è infatti assolutamente necessario imparare a fasciare il moncone con cura e precisione, rigorosamente a lisca di pesce, con l’obiettivo di trovare il giusto compromesso tra troppa e poca flessione della fascia elastica, ovvero tra sentire dolore e non sentirne per nulla. La bendatura è utilizzata per formare e assottigliare il più possibile il moncone, con l’ulteriore obiettivo di diminuirne il volume per consentire una migliore calzatura in quello che poi sarà l’invaso (la parte della protesi su cui insiste il moncone). In questa fase ho cercato di prestare molta attenzione alla bendatura, all’inizio mi sono fatto consigliare all’ospedale, ma il supporto migliore è stato quello dello specialista della protesi e della fisiatra. Prima con l’aiuto di mio padre e poi da solo ho fatto e rifatto la bendatura fino ad arrivare a farmela praticamente ad occhi chiusi.
- Fisioterapia
Oltre alla fasciatura del moncone in questo periodo è stata fondamentale la fisioterapia : non perdere il tono muscolare, non solo della gamba è importantissimo per arrivare alla consegna della protesi al 100%. Esercizi per gli addominali, per i bicipiti, tricipiti, spalle e ovviamente tutti i possibili muscoli delle gambe mi hanno accompagnato in questo mese e mezzo di attesa. Il supporto del centro riabilitativo del Maria Adelaide mi è stato di grande aiuto, fornendomi tutte le “dritte” per eseguire al meglio gli esercizi anche a casa.
La fase finale della protesizzazione è subito quella precedente alla consegna, ovvero la fase preparazione. Questa settimana sono andato dall’ortopedico della protesi per prendere le misure: dopo avermi preso l’impronta del moncone hanno misurato l’altezza tra la rotula e il piede. La condizione necessaria per arrivare a questo punto è che il moncone sia sgonfiato molto e non ci siano più croste da cicatrici.
Che altro aggiungere, questo mese e mezzo, da un punto di vista fisico è stato difficile più che altro per l’equilibrio.. cioè camminare con una sola gamba e sempre con le stampelle in alcuni momenti non è propriamente facile. Ma l’idea di raggiungere nel miglior modo possibile la protesizzazione, la cura dei dettagli e dei particolari, mi hanno fatto passare velocemente questo periodo.